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Il Ballo al Moulin de la Galette di Renoir
Un festoso momento di vita della Parigi ottocentesca.
Autore: Giuseppe Nifosì Pubblicato in Realismo ed Impressionismo – Data: Novembre 23, 2020 1 commento 6 minuti
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Il Ballo al Moulin de la Galette, meglio noto con il titolo più corto di Il Moulin de la Galette, è uno dei dipinti più famosi del pittore impressionista Pierre-Auguste Renoir (1841-1919), oltre che uno dei quadri simbolo dell’intero Impressionismo. Fu dipinto dall’artista nel 1876 ed esposto, l’anno successivo, alla terza esposizione impressionista. Entrato a far parte della collezione personale di Gustave Caillebotte, artista egli stesso e fra i più importanti mecenati degli impressionisti, è oggi conservato al Musée d’Orsay di Parigi.

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La tela si avvicina per dimensioni e complessità a quelle presentate nelle esposizioni accademiche del Salon ma, con il suo tono spensierato e la sua atmosfera gioiosa e bonaria, evoca il piacere del divertimento e aspira a offrire una visione fiduciosa della vita parigina dell’Ottocento.

Pierre-Auguste Renoir, Le Moulin de la Galette, 1876. Olio su tela, 1,31 x 1,75 m. Parigi, Musée d’Orsay.

Un pomeriggio spensierato

L’opera ha per soggetto una scena di ballo ambientata, come suggerisce il titolo, nel giardino del Moulin de la Galette, un noto locale di Montmartre molto amato dalla gioventù parigina, che comprendeva ristorante, bar, sala e spazio all’aperto per il ballo. Era stato ricavato dalla ristrutturazione di due vecchi mulini a vento e il suo nome faceva riferimento a certe rustiche frittelle, le galettes, appunto, offerte come consumazione e comprese nel prezzo d’ingresso (che all’epoca era di 25 centesimi).

Nei giorni di bel tempo, il Moulin brulicava di gente: intere famiglie si radunavano attorno ai tavoli a bere lo speciale succo di melograno della casa, vino o birra, ascoltavano la musica che un’orchestrina suonava su un palco, mentre le ragazze ballavano sulla terrazza e i giovanotti cercavano di far conquiste. Renoir frequentò il locale per sei mesi, proprio al fine di realizzare questo quadro. Ogni pomeriggio, aiutato dagli amici, portò giù la grande tela dal suo vicino appartamento e la collocò ai margini dello spazio aperto, rischiando che nei giorni di vento volasse via.

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Poi, di volta in volta, chiese ad alcuni modelli e modelle, spesso occasionali, di posare per lui. Fu così che, giorno dopo giorno, il dipinto prese forma. L’opera venne poi completata in studio.

Pierre-Auguste Renoir, Le Moulin de la Galette, 1876. Particolare.

Giovani che si divertono

Il quadro vede protagonisti numerosi parigini che stanno chiacchierando o ballando nel locale all’aperto del Moulin, in un bel pomeriggio assolato di primavera. In primo piano, due ragazze stanno conversando con un giovane visto di spalle.

Pierre-Auguste Renoir, Le Moulin de la Galette, 1876. Particolare.

Subito a destra, un uomo con il cilindro e un ragazzo molto giovane sono seduti a un tavolo e hanno già ordinato da bere.

Pierre-Auguste Renoir, Le Moulin de la Galette, 1876. Particolare.

Nell’angolo a sinistra, una bambina dalla bionda chioma raccolta in un fiocco blu volge lo sguardo a una giovane madre, forse la tata, che ricambia con un dolce sorriso. Sullo sfondo, è una folla indistinta di uomini e donne che ballano. Si distingue, a sinistra, una coppia un po’ più isolata delle altre. Alle loro spalle, brulica una folla colorata di uomini e donne.

Pierre-Auguste Renoir, Le Moulin de la Galette, 1876. Particolare.

Una composizione innovativa

La composizione, apparentemente disorganica, è invece accuratamente studiata. Si svolge, infatti, dal primo piano verso lo sfondo, lungo la diagonale ascendente del quadro, sulla cui direzione si collocano lo schienale della panca e la tavola. Manca un vero e proprio impianto prospettico ed è soprattutto l’alternarsi di zone di luce e ombra a suggerire la profondità spaziale della scena.

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La sovrapposizione delle figure rende vivissima l’impressione della gente che si accalca nella piazzetta; i gruppi di persone si avvicendano dal primo piano sin sullo sfondo, dove si riducono a piccole macchie indistinte, e guidano progressivamente lo sguardo dell’osservatore in lontananza.

Pierre-Auguste Renoir, Le Moulin de la Galette, 1876. Particolare.

Alcune linee curve ci aiutano a percepire il movimento della folla. I personaggi tagliati alle estremità del quadro suggeriscono, invece, la continuità dell’azione oltre i limiti della cornice e lasciano intendere che la scena sia stata davvero colta, istantaneamente, tutta dal vivo. Questo accorgimento compositivo è noto come “taglio fotografico” perché, appunto, l’immagine sembra ottenuta scattando una fotografia estemporanea.

Pierre-Auguste Renoir, Le Moulin de la Galette, 1876. Particolare.

Una tecnica rivoluzionaria

Il Moulin de la Galette sconcertò il pubblico non tanto per il soggetto quanto per l’assenza quasi totale del disegno, la tecnica pittorica adottata e il trattamento rivoluzionario degli effetti di luce, che Renoir aveva tradotto unicamente per mezzo del colore senza ricorrere alla rappresentazione delle ombre e all’uso dei toni scuri. Anche le forme sono ottenute esclusivamente attraverso il colore.

Pierre-Auguste Renoir, Le Moulin de la Galette, 1876. Particolare.

Gli abiti delle signore spiccano su quelli maschili grazie alle variazioni di tonalità e sono resi con pennellate veloci, filamentose e apparentemente approssimative. I personaggi, soprattutto gli uomini, appaiono maculati da cerchietti di luce posati sui volti e sui vestiti scuri, che restituiscono il gioco dei raggi solari filtrati attraverso i rami degli alberi di acacia. Il terreno su cui si svolgono le danze appare invece screziato di rosa e di azzurro.

Pierre-Auguste Renoir, Le Moulin de la Galette, 1876. Particolare.

Tutto questo rendeva l’immagine lontanissima da quanto il pubblico era abituato a vedere. In quegli anni, chi si accostava a un dipinto cercava ancora chiarezza dell’immagine, definizione dei contorni, verosimiglianza dei chiaroscuri, naturalezza degli incarnati e cura dei particolari. Tutti elementi assenti nel capolavoro di Renoir.

Pierre-Auguste Renoir, Le Moulin de la Galette, 1876. Particolare.
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Pierre-Auguste Renoir, Le Moulin de la Galette, 1876. Particolare.
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Il Moulin de la galette oggi.


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