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La Torre Eiffel, simbolo di Parigi
Un’ardita costruzione ottocentesca.
Autore: Giuseppe Nifosì Pubblicato in Architettura del XIX e XX secolo – Data: Maggio 4, 2022 1 commento 4 minuti
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La Tour Eiffel, in italiano Torre Eiffel, fu progettata e costruita dall’ingegnere francese Gustave Alexandre Eiffel (1832-1923), da cui prese il nome, per l’Esposizione di Parigi del 1889, organizzata nel centenario della presa della Bastiglia. Il sito scelto fu quello del Campo di Marte, una vasta area posta nei quartieri occidentali di Parigi destinata ad ospitare un insieme articolato di edifici. Eiffel era considerato come uno tra i più importanti innovatori delle tecnologie costruttive in ferro; aveva già progettato anche la struttura interna della Statua della Libertà. La costruzione della sua torre iniziò appena due anni prima e fu terminata giusto in tempo per l’inaugurazione dell’Esposizione.

Gustave Eiffel, Torre Eiffel, 1887-89. Acciaio, altezza totale 324 m. Parigi.

Riportano le cronache del tempo che lavorarono alla torre trecento metalmeccanici, i quali assemblarono 18.038 pezzi di ferro forgiato, usando 2 milioni e mezzo di chiodi ribattuti a caldo. Incredibilmente, solo un operaio perse la vita durante i lavori del cantiere. Secondo i giornali dell’epoca, l’opinione pubblica non accolse con favore quella curiosa costruzione. Un gruppo di artisti e letterati, inoltre, protestò pubblicamente per l’innalzamento di una torre così «inutile e mostruosa».

Gustave Eiffel, Torre Eiffel, 1887-89. Fasi di costruzione.

Una torre straordinaria

La torre di ferro, che pesa 7.300 tonnellate, era alta 312,27 metri; l’altezza attuale è di 324 metri, per la presenza di una moderna antenna televisiva. La sua struttura è divisa da tre piattaforme (a 57, 115 e 274 metri) aperte al pubblico, ognuna delle quali ospita un belvedere. La loro funzione è duplice: stabilizzare la torre e definirne visivamente il profilo.

Gustave Eiffel, Torre Eiffel, 1887-89. Veduta dal basso.

Si può salire fino in cima a piedi, affrontando i suoi 1.665 scalini, oppure prendendo uno dei due ascensori trasparenti (che però si fermano al secondo piano). I meccanismi di tali ascensori sono ancora quelli originali del 1889. Eiffel calcolò il profilo della torre in modo da contrastare l’azione del vento e si ripromise di conferire alle costole della costruzione un aspetto gradevole: è per questo che la base della torre, formata da quattro pilastri arcuati, sostiene una struttura che si assottiglia progressivamente.

Gustave Eiffel, Torre Eiffel, 1887-89. Veduta aerea.

La Torre Eiffel nacque come gigantesco elemento di arredo urbano e come orgogliosa dimostrazione di quanto fossero progredite le tecniche ingegneristiche francesi; si prevedeva di smontarla con la chiusura dell’Esposizione. Tuttavia, il suo autore riuscì a dimostrare che quell’edificio esemplare poteva essere utilizzato per effettuare misurazioni meteorologiche e soprattutto come gigantesca antenna per le nuove comunicazioni via etere. Nel 1898, infatti, furono realizzati dalla torre, e con successo, i primi esperimenti di telegrafia senza fili. Per questo motivo, si decise di lasciarla al suo posto.

Gustave Eiffel, Torre Eiffel, 1887-89. Veduta della sommità.

Simbolo di Parigi

Fu così che la Torre Eiffel divenne col tempo il simbolo stesso di Parigi e della Francia intera, assumendo nel paesaggio della città un ruolo importantissimo: grazie all’altezza eccezionale e alla linea ininterrotta della guglia, la sua presenza è avvertita praticamente da ogni quartiere.

La Torre Eiffel illuminata con il tricolore francese.

Per 40 anni la Torre Eiffel è stata la struttura più alta del mondo. Perse tale primato nel 1930, dopo la costruzione del Trump Building di New York, a sua volta immediatamente superato dal Chrysler Building. Una curiosità: Eiffel fece incidere, sotto la balconata del primo piano della torre, i nomi di 72 scienziati e ingegneri francesi che si erano distinti per i loro studi.

Veduta notturna.
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Veduta notturna.


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